Il necessario allargamento dell’alleanza e un’ipotesi di accordo sulle Falkland-Malvinas con il Regno Unito
La guerra della Russia all’Ucraina, le operazioni di destabilizzazione di Mosca in Medio Oriente e in Africa, l’atteggiamento sempre più aggressivo della Repubblica Popolare Cinese, testimoniato dalla cancellazione dell’autonomia di Hong Kong, dalla crescente intimidazione politica e militare nei confronti di Taiwan e dalla distruzione dell’identità nazionale tibetana e uigura, hanno alterato profondamente il processo di globalizzazione in atto da circa quarant’anni.
Da globale, l’ordine internazionale basato sul rispetto dello Stato di diritto non riguarda più che una parte del mondo. Ci sono tutte le ragioni per credere che questa situazione perdurerà, dando vita a un mondo diviso in tre blocchi: il blocco dei regimi autoritari e totalitari intorno alla RPC e alla Russia; un “blocco occidentale” intorno agli Stati Uniti, che riunisce i Paesi democratici; e, tra i due, un nuovo blocco di Paesi “non allineati”, tra cui l’India e molti Paesi dell’Africa, dell’Asia, del Medio Oriente e dell’America Latina, che fluttuano tra il primo e il secondo blocco in base ai loro interessi o alle loro dipendenze economiche, finanziarie o di sicurezza. Lire la suite