Cara Emma,
Sono passati ormai tre mesi dalle elezioni, tre lunghi mesi nei quali +Europa è rimasta ferma, mentre la politica italiana, europea ed internazionale esplodeva proprio sul tema e sul futuro dell’Europa.
C’è voluto un mese perché i membri dell’Assemblea, titolari e responsabili di +Europa nella sua forma attuale, decidessero di istituire il cosiddetto Comitato dei “saggi”, incaricato di varare il nuovo Statuto “conformato a princìpi democratici nella vita interna e ad adesione diretta”.
Dopo un mese di lavoro, il Comitato ha prodotto una bozza di statuto. Ma, come lo dimostra il susseguire degli eventi da quel momento, questo testo non è mai stato davvero in gioco. La prima e preliminare resistenza registrata è stata decisamente fondamentale e non riguardava lo svolgimento, ma il tema stesso del lavoro del Comitato Statuto. Radicali Italiani si è infatti opposto alla possibilità che +Europa potesse essere un soggetto ad “adesione diretta”. Doveva rimanere una organizzazione senza iscritti, un cartello di organizzazione politiche, così come, è stato detto, alle elezioni era stata una “lista di scopo” (definizione per me decisamente riduttiva e sbagliata). A questo si aggiungevano una serie di riserve sul criterio di ponderazione della rappresentatività dei soggetti federati. Radicali Italiani, avendo un costo dell’iscrizione più alto, avrebbe dovuto avere un potere statutario maggiore di quello di altri soggetti federati. Il segretario di RI ha dunque liquidato il lavoro svolto, definendolo unilateralmente “superato”. Lire la suite