Per il rilancio di +Europa

15 giugno 2019

Il punto di partenza di questa riflessione è il seguente: il progetto +Europa, più che mai importante, anzi fondamentale, per l’Italia e quindi anche per l’Europa, è oggi gravemente minacciato nella sua essenza. Lo è, secondo me, non tanto in ragione delle due sconfitte elettorali, ma per vizi originari che occorre avere il coraggio di correggere tempestivamente.

Il 2,6% delle politiche e il 3,1% delle europee non ci ha consentito di superare gli sbarramenti elettorali, ma ha prima affermato e poi consolidato +Europa come un soggetto politico esistente e riconosciuto, tra quella parte minoritaria dell’opinione pubblica che ne ha potuto conoscere l’esistenza. Invece l’evoluzione interna del soggetto +Europa ha subito battute d’arresto ben peggiori e il suo processo “costituente” è di fatto abortito.

Questo documento va visto quindi come il tentativo di iniziare una radicale riflessione che consenta di capire fino in fondo le cause del mancato successo e di individuare i possibili rimedi, che consentano di rilanciare il progetto su nuovi basi.

Le problematiche centrali da affrontare sono secondo me quattro: la collocazione di +Europa; la fiducia tra i vari soci fondatori e tra gli iscritti; la responsabilità finanziaria; gli obiettivi e le campagne politiche. Lire la suite

Forza Silvja !

Marco Pannella, Emma Bonino, Silvja Manzi, Olivier Dupuis, François Zimeray, Principe regente del Laos.

Laos. Conferenza stampa a Strasburgo. Copyright © Communautés Européennes 2001 – Source: EP

Sulla foto: Marco Pannella, Emma Bonino, Silvja Manzi, Olivier Dupuis, François Zimeray, S.A.R. Sauryavong Savang, principe reggente del Laos

Radicali Italiani, 29 Aprile 2019

In tempi ormai lontani qualcuno gridò: “oggi in Spagna, domani in Italia”. In tempi più recenti, alcuni decenni fa, qualcun altro gridò: “oggi a Catania, domani in Italia” e poi “oggi ad Ostia, domani a Roma”.

Non ho, ovviamente, l’autorevolezza né del primo, Rosselli, né del secondo, Pannella. Mi viene però oggi voglia di gridare a tutti gli amici e compagni radicali – a tutti: “oggi nel nord Italia, domani in Europa”. Oggi a Genova, Torino, Milano, Bologna, Venezia, Trieste e ovunque nelle circoscrizioni dell’Italia nord occidentale e nord orientale, per sostenere in modo militante, chi con un contributo elettorale, chi con un giorno o una settimana di ferie, chi attraverso altri mezzi e altre relazioni, la nostra candidata per eccellenza alle prossime elezioni europee: Silvja Manzi.

E dico “nostra” non pensando a un partito o a una sigla radicale in particolare, ma “nostra” nel senso della cultura politica radicale nel suo complesso, di cui Silvja anche in questi anni così difficili, prima e dopo la morte di Pannella, è riuscita a essere un’interprete non settaria e ostile a ogni ripiegamento identitario o “clericale” di una storia che per rimanere viva deve, come tutte le cose vive, diventare sempre diversa da quella che era, nel dipanarsi dei giorni, degli anni e dei decenni… +Europa è anch’essa una manifestazione della diversità radicale, della capacità di cogliere, nelle varie fasi della storia, la chiave migliore per difendere la democrazia e lo stato di diritto dagli attacchi dei suoi nemici.

Silvja, prima come militante, poi come dirigente e tesoriere e oggi come Segretaria di Radicali Italiani, nonché come amministratrice di +Europa incarna per me e per molti di noi quella testarda e concreta voglia riformatrice e liberale dell’Italia e, anche, dell’Europa, lontana dai vaghi e vuoti manifesti “rivoluzionisti”, che fioriscono come non mai in questo periodo elettorale.

Nella sua ormai lunga vita di militante radicale, Silvja è stata anche coordinatrice della segreteria di Marco a Roma, nella sede di Torre Argentina, funzionaria presso il gruppo radicale al Consiglio regionale del Piemonte, e collaboratrice del gruppo radicale al Parlamento europeo. Ha pure passato, senza battere ciglio, un paio di settimane nelle carceri del “dolce” Laos, dopo essere stata arrestata a Vientiane per denunciare la decimazione non solo politica, ma fisica della dissidenza laotiana. Come i suoi amici cambogiani, vietnamiti, laotiani, russi, ucraini, … oltre ai suoi numerosi amici italiani, ritengo che molto potrebbe portare al Parlamento europeo, all’Unione europea e a noi tutti.

Forza Silvja !

Olivier Dupuis

(Già segretario del Partito radicale transnazionale)

 

 

The alternative to new Maginot lines: a common European army

Auf Deutsch En Français In Italiano

Strade, March 19, 2019, VoxEurop, March 28, 2019

Without elaborating on them here, these are our assumptions:

1. The cohesion of the Union is today seriously threatened by internal and external forces and the connections between these forces.

2. Even more than as repositories of various worries and fears, the sovereigntist and nationalist movements are today the most important threat in that they represent the vehicle of conservative forces which use them to protect rents and privileges that are threatened by the potential advances of European integration. Lire la suite

Die Alternative zu den neuen Maginot-Linien: Eine gemeinsame europäische Armee.

In English en Français in Italiano

Strade, Am 19. März 2019, VoxEurop, Am 30. März 2019

Wir beginnen mit den folgenden Feststellungen (ohne diese hier auszuführen):

1) Der Zusammenhalt der Union ist aufgrund interner und externer Faktoren und der Verbindungen zwischen den einen und den anderen ernsthaft gefährdet;

2) Die souveränen und nationalistischen Bewegungen fungieren heute nicht nur als Auffangbehälter unterschiedlichster Sorgen und Ängste, sondern stellen ebenfalls die wichtigste innere Bedrohung dar, da sie als Katalysator beträchtlicher konservativer Kräfte agieren, die sie nutzen, um ihre Positionen und Privilegien zu sichern, die durch weitere potenzielle Fortschritte im europäischen Integrationsprozess direkt bedroht sind; Lire la suite

L’alternative aux nouvelles lignes Maginot : une armée européenne commune

Auf Deutsch in English in Italiano

Strade, 19 mars 2019, VoxEurop, 28 mars 2019

Nous partirons, sans les développer ici, des constats suivants :

1) La cohésion de l’Union est aujourd’hui gravement menacée en raison de facteurs internes et externes et des connections entre les premiers et les seconds ;

2) Plus encore qu’en tant que réceptacles d’inquiétudes et de peurs diverses, les mouvements souverainistes et nationalistes représentent aujourd’hui la menace interne la plus importante en ce qu’ils constituent le véhicule de considérables forces de conservation qui les utilisent pour sauvegarder leurs rentes de position et leurs privilèges directement menacés par de nouvelles avancées dans le processus d’intégration européenne ; Lire la suite