di Olivier Dupuis e Carmelo Palma
Sta circolando una pessima idea, veicolata dalle ambigue dichiarazioni dell’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione, Josep Borrell: i 27 stati membri rinuncerebbero ai negoziati sull’adesione di Kiev all’Unione, in cambio della fine della guerra e del ritiro della Russia dall’Ucraina.
Ovviamente, è doveroso interrogarsi sulle modalità che permetterebbero di salvare la faccia del piromane del Cremlino e, allo stesso tempo, di fermare il bagno di sangue che sta provocando. Però non si può fingere che il processo di adesione all’Ue dell’Ucraina – sarebbe avviato subito, ma non immediatamente concluso – sia una minaccia per la Russia, né che il presidente russo lo consideri un atto più aggressivo delle pesanti sanzioni economiche imposte e dell’assistenza militare prestata all’Ucraina dai paesi europei. Lire la suite