Ukraine and the Dutch shopkeeper

en Français in Italiano

The Lithuania Tribune, March 15, 2022

Olivier Dupuis and Carmelo Palma

NATO’s Ukraine policy – which combines strong political support, substantial military logistical support and strategic restraint – is certainly not perfect. It is surprising, for example, that the Atlantic organisation did not anticipate events, by providing anti-missile and anti-aircraft defence systems to Ukraine in good time. It was clear that the resounding failure of the Russian president’s “special operation” would inevitably lead him to opt for a strategy of terror, to “Chechenise” the war by targeting civilians and creating millions of refugees – not least in order to destabilise the whole of Europe and increase the costs of its solidarity with Ukraine. Nevertheless, the resilience of NATO and its remarkable unity proved wrong the hasty judgment that it was brain-dead. NATO is alive and its brain is too. Lire la suite

Ukraine : l’Otan peut attendre, pas l’Union européenne

in English in Italiano

Le processus d’adhésion de l’Ukraine à l’Union est la clé de la négociation sur la sécurité avec la Russie

The Lithuania Tribune, le 2 mars 2022

Olivier Dupuis et Carmelo Palma

Une très mauvaise idée circule. Véhiculée par les déclarations pour le moins ambigües du Haut Représentant pour la Politique étrangère et de Sécurité de l’Union, Josep Borrell, celle selon laquelle les 27 renonceraient à ouvrir des négociations d’adhésion de Kyiv à l’Union en échange d’un arrêt de la guerre et d’un retrait de la Russie de l’Ukraine.

Non bien sûr qu’il ne faille s’interroger sur des modalités qui permettre de sauver la face de l’incendiaire du Kremlin et qui permette par la même occasion d’arrêter le bain de sang qu’il a provoqué. Mais on ne peut pas feindre de croire que le processus d’adhésion de l’Ukraine à l’Union – processus qui serait par ailleurs ouvert et non conclu – constituerait pour la Russie une menace, ni que le Président russe la considère plus agressive que les lourdes sanctions économiques de l’Union et l’assistance militaire fournie à l’Ukraine par les pays européens. Lire la suite

Ukraine: Nato can wait, not the EU

en Français in Italiano

Ukraine’s EU accession process is key to security negotiations with Russia

The Lithuania Tribune, March 2, 2022

by Olivier Dupuis and Carmelo Palma

A very bad idea is making the rounds. The idea is conveyed by the ambiguous statements of the High Representative for the Union’s Foreign and Security Policy, Josep Borrell. The idea, in substance, is that the EU’s 27 member states would give up negotiations on Kyiv’s accession to the Union in exchange for an end to the war and Russia’s withdrawal from Ukraine.

It is not that we should be averse to thinking about possible means of saving the face of the Kremlin arsonist, if these might stop the bloodbath that he has provoked. But one cannot pretend to believe that the process of Ukraine’s accession to the Union – process that would otherwise be open-ended and not concluded – might constitute a threat to Russia. Nor that the Russian president himself considers it more threatening than the EU’s heavy economic sanctions and the military assistance provided to Ukraine by the European countries. Lire la suite

Ucraina: la Nato può aspettare, l’UE no

in English en Français 

Linkiesta, 2 Marzo 2022

di Olivier Dupuis e Carmelo Palma

Sta circolando una pessima idea, veicolata dalle ambigue dichiarazioni dell’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione, Josep Borrell: i 27 stati membri rinuncerebbero ai negoziati sull’adesione di Kiev all’Unione, in cambio della fine della guerra e del ritiro della Russia dall’Ucraina.

Ovviamente, è doveroso interrogarsi sulle modalità che permetterebbero di salvare la faccia del piromane del Cremlino e, allo stesso tempo, di fermare il bagno di sangue che sta provocando. Però non si può fingere che il processo di adesione all’Ue dell’Ucraina – sarebbe avviato subito, ma non immediatamente concluso – sia una minaccia per la Russia, né che il presidente russo lo consideri un atto più aggressivo delle pesanti sanzioni economiche imposte e dell’assistenza militare prestata all’Ucraina dai paesi europei. Lire la suite

Draghi dica sì alla immediata apertura dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue!

Italia europea, 28 febbraio 2022

di Olivier Dupuis –

Ritenere che la decisione dei 27 stati membri di aprire immediatamente i negoziati di adesione dell’Ucraina all’Unione europea possa costituire una provocazione per Vladimir Putin è, semplicemente, senza senso. Farebbe solo sorridere o, meglio, sogghignare, il Presidente russo, il cui obiettivo è niente meno che l’annientamento dell’Ucraina e la sua reintegrazione nell’impero russo dei suoi sogni malevoli.

Invece per gli Ucraini, che dimostrano nuovamente un coraggio e una determinazione che gli possiamo solo invidiare, l’apertura formale dei negoziati costituirebbe un formidabile supporto morale e politico. Non c’è terza via. O Vladimir Putin vince la guerra e lo spirito e la lettera di un nuovo accordo Monaco tornano a presidiare l’Europa. O vincono gli Ucraini e, un po’ noi, con loro, e si apre un nuovo capitolo per l’Europa. E, probabilmente, anche per la Russia.

Ad oggi solo la Polonia, la Lituania, la Slovenia e la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen si sono espresse apertamente a favore. È giunta l’ora che tutti gli stati europei si esprimano e in ogni caso entro pochi giorni, di fronte alla richiesta formale avanzata dal Presidente Zelensky, dovranno farlo.

Per questo invitiamo tutti a fare appello direttamente al Presidente del Consiglio Mario Draghi, con telegrammi, mail, fax, o qualunque altra forma di comunicazione perché dichiari quanto prima il sostegno dell’Italia all’apertura immediata dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Unione.